Incipit: come tutto ha inizio

Amiche lettrici vi lascio qui un assaggio del mio romanzo paranormal romance. Buona lettura!

L’Ordine di Daasanach – Il Risveglio
Quando mi accinsi per la prima volta a scrivere queste pagine, lo feci puramente per una questione personale. Avevo bisogno di mantenere la mente lucida e costruire la prova che quanto avevo visto fosse reale. Pensai allora che il modo migliore fosse redigere una sorta di diario che contenesse tutte le esperienze che stavo vivendo. Dapprima la narrazione era composta da episodi frammentati, frutto delle mie riflessioni a caldo, ma in un secondo momento, divenne più pulita e chiara, grazie al lavoro di revisione a cui mi dedicai per riportare al meglio una delle vicende più incredibili che si possa raccontare.
Mi dissi l'umanità deve sapere, anche dopo di me e dopo tutti coloro che furono travolti da questa storia; deve sapere che tra la gente comune si nascondo esseri che di umano hanno solo l'apparenza e alle volte, se indaghi i loro occhi, nemmeno quella.
Il ricordo di quei momenti mi sconvolge ancora. Alle volte vorrei poter cancellare tutto il passato per ricominciare a vivere una vita normale, nella quale l'angelo della morte fa visita solo a persone vecchie e stanche, accoccolate nei loro letti e felici di andare incontro al destino inevitabile, consapevoli di aver vissuto una vita piena e intensa. Una vita serena senza preoccupazioni e senza la paura di non vedere l'alba del giorno dopo. Purtroppo per me non è stato così, ho incontrato l'affascinante angelo troppo presto. Gli ho visto portar via anime ancora acerbe che chiedevano solo una possibilità: la possibilità che ci viene concessa al primo vagito, così preziosa e così delicata.
L'angelo dannato per me, per noi, aveva in serbo un altro progetto. A mia insaputa stava costruendo una strada in salita, caratterizzata da tappe sconvolgenti, a tratti incomprensibili, e una trappola, così ben organizzata, alla quale non potevo sottrarmi: quella che coinvolge il cuore.
La morte se ne andava a braccetto con il destino e sapientemente intrecciavano i fili di una rete che non mi avrebbe lasciato via di scampo. Incosciente, cieca e sorda, per amore caddi in quel groviglio di rovi, in quel arrovellarsi di spire, lasciandomi deliberatamente soffocare.
La morte ha molti aspetti, quello di un corpo gelido, inerte, di un cuore senza battito. Poi c'è quello che non hai mai preso in considerazione, quello in cui si può essere morti anche continuando a respirare, continuando a camminare, trascinandosi giorno dopo giorno tra le difficoltà della vita che ti tolgono ogni ragione per andare avanti, allora devi fare uno sforzo enorme per allontanare il dolore e risalire, per gridare che c'è ancora vita in te.
Se allontano i ricordi all’origine del mio male mi rendo conto che sono viva. Viva come non lo sono mai stata. Tramortita dalle forti emozioni che con passione travolgente e una dose di incoscienza, hanno risvegliato i miei sensi, portandomi sulla cima più alta del mondo per poi farmi sprofondare negli abissi neri. La ricerca del piacere mi ha condotto alla morte, per poi tornare indietro. Il piacere, la passione sono le scintille che danno origine ad ogni cosa, senza di esse cosa esiterebbe? Nulla. Il mondo ruota intorno ad esse, la gente fa cose pazze per avvicinarsi e sfiorare anche per pochi istanti l'oggetto del proprio desiderio.
Le vicende che vi narrerò hanno avuto inizio un afoso mattino di luglio: nero su bianco in una lettera veniva tracciata quella rotta, quella strada, dove dietro l'angolo mi attendeva la Bestia con le sue spire.
Si va dove portano le proprie scelte e le mie mi portarono in una sola direzione, a dispetto di quanti cercarono di impedirlo. Non provo rancore per loro, lo fecero per proteggermi. Quando c'è di mezzo la passione, l'amore o come è il caso di dire qualcosa di già architettato, già disegnato - il destino - nulla puoi fare per cambiare le cose, in un modo o nell'altro finirai sempre per prendere quella strada, per cadere tra le braccia dell'angelo della morte.
La storia che racconterò può sembrare frutto della fantasia, a suo tempo io stessa faticai a comprendere, a dare una spiegazione logica a quello che vedevo o sentivo, a giustificare le spiegazioni folli tentate da chi quelle verità le aveva già sperimentate, ma ciò che riporto, posso giurare di averlo toccato e di portarne sulla pelle i segni indelebili, dei cambiamenti innegabili che rivedo ogni giorno, in ogni gesto. Dimenticare è impossibile.
Quando si vivono forti esperienze si usa sempre dire non sono più la stessa persona di prima, ma quella che può apparire come una frase fatta per me rappresenta la sacrosanta verità, non solo il mio carattere ne ha risentito, anche il fisico è mutato in molti aspetti: lo sento nella pelle e nella carne, ogni fibra del mio corpo lo può confermare. Mi sono immersa in molti occhi, ho indagato molti volti per comprendere quanto vasta fosse la verità che ai più è preclusa. Nonostante tutto, sono una privilegiata, una che porterà per sempre con sé una conoscenza preziosa e che lascia a queste pagine il compito di conservarla.

In ognuno di noi c'è di più di ciò che appare, ma per alcuni quel di più è un mondo sommerso dove il fantastico diventa reale e i mostri hanno un nome e cognome. Racconterò i fatti più fedelmente possibile, cercando di descriverli con minuzia di particolari come se foste lì ad assaporarli attimo dopo attimo.

Nessun commento:

Posta un commento