mercoledì 12 giugno 2013

Tanti auguri!

Domani sera, per un'occasione speciale, voglio preparare un dolce.

Naturalmente tra lavoro e impegni vari sono sempre di corsa, quindi mi toccherà preparare qualcosa al volo.

Navigando in rete ho letto di molte torte e dolci preparati in 3 - 5 minuti...impresa da record! Il segreto è nello strumento utilizzato per la cottura: fatti rigorosamente al microonde.

A dire il vero non sono un'amante della cucina in pochi minuti, ma dato l'emergenza, ho deciso di fare un tentativo.

La ricetta che voglio seguire è veramente semplice e la riporto di seguito.

Servono:

4 cucchiai di farina
2 cucchiai di cacao (amaro o zuccherato a seconda dei vostri gusti)
4 cucchiai di zucchero
1 uovo
3 cucchiai di latte
3 cucchiai di olio

(Se al posto della tazza usate un recipiente più grande, aumentate leggermente le dosi ad occhio)

Iniziamo la preparazione:

nella tazza mettiamo la farina, il cacao e lo zucchero e mescoliamo con un cucchiaio in modo da mischiare bene le polveri.

Aggiungiamo l'uovo e il latte continuando a lavorare il composto con il cucchiaio.

Concludiamo aggiungendo l'olio, mescoliamo per l'ultima volta e inforniamo: microonde - massima potenza - per 3 minuti.

A cottura ultimata, impiattiamo il tortino semplicemente capovolgendo la tazza su un piatto e lo guarniamo a nostro piacimento, con dello zucchero a velo, con della frutta fresca o cotta, con la nutella, eccetera. Potete veramente giocare con la fantasia.

Proverò a prepararlo e speriamo in bene!



lunedì 10 giugno 2013

Buongiorno

Un nuovo lunedì mattina, che fatica ricominciare la settimana!
Strade intasate, mezzi pubblici in costante ritardo, poi, ci si mette questo tempo.
Arrivo in ufficio con il mio solito quarto d'ora accademico.
Buongiorno a tutti voi, pendolari come me...buon inizio settimana, ben arrivati nella grande Milano!

venerdì 7 giugno 2013

Focaccia pugliese con pomodorini

Oggi mi dedico un po alla cucina e vi riporto una ricetta che fa parte della tradizione della mia famiglia.
Quando ero ragazzina, la mia amata nonna, preparava tutte le domeniche la focaccia pugliese con i pomodorini. Ho deciso che questo sabato la preparerò in sua ricordo.

Partiamo dagli ingredienti. Servono:

500 gr di farina (meglio se di tipo 00)
150 gr di patate (da lessare)
25 gr di lievito di birra (la quantità di un panetto)
300 ml circa di acqua tiepida (meglio frizzante)
1 cucchiaino da caffè di sale
1 cucchiaino da caffè di zucchero
300 ml circa di acqua tiepida frizzante
pomodorini tipo ciliegino
sale 
zucchero
origano
olio extra vergine d'oliva
(per quanto riguarda gli ultimi ingredienti, vado un po' ad occhio)


Sul tavolo da cucina o in una ciotola se preferite, versate la farina e disponetela a fontana.
Aggiungete le patate precedentemente lessate e schiacciate con una forchetta.
Mettete l'olio (6 cucchiai circa), il lievito sciolto in 100 ml d'acqua tiepida, un cucchiaino di sale e uno di zucchero.
Impastate e piano piano aggiungete l'acqua rimanente, continuate a lavorare il panetto per almeno mezzora, facendo in odo che rimanga morbido ed elastico.
Mettete l'impasto in una ciotola, copritelo con una canovaccio e una coperta, riponetelo in un luogo tiepido. Dovrà rimanere in quello stato per 4 ore, in modo che la lievitazione avvenga al meglio.

Trascorso il tempo, accendete il forno e preriscaldatelo a 200°.
Intanto procuratevi una teglia (meglio se circolare), cospargetela di olio e adagiate il panetto.
Ora è la volta dell'impasto, stendetelo con le mani, in modo che ricopra tutta la superficie della teglia, mettetegli sopra un filo d'olio, i pomodorini tagliati a metà, una spolverata di origano e sale.

Lasciate in forno per 25-30 minuti, controllando che la superficie diventi dorata.

La vostra focaccia pugliese è pronta! Una chicca: prendete una fetta, tagliatela a metà e farcitela con della bologna!

Aspettare

Il dubbio di molte decisioni, il bisogno di attendere il momento giusto.
Aspettare perchè le cose si mettano al meglio; aspettare di essere di nuovo felici, senza il dolore pungente di quello che hai perso; aspettare qualcuno che ti dica "stai facendo bene".
Sono fasi di sola immobilità, perchè continuare ad aspettare? Siamo fatti per agire.

Rossana