venerdì 13 dicembre 2013

Natale nel piccolo mondo

Immancabile come ogni anno, ecco alle porte il Natale con la sua atmosfera carica di gioia. Facce rotonde e animi pieni di allegria, perché tutto si colora di bello con la luce delle luminarie.

Poi guardo il mio piccolo mondo, fatto di abitudini ormai mutate e di sorrisi tirati che celano lacrime. Questo Natale per me non sarà uguale, porto nel cuore il dolore del vuoto.

-Rossana-



giovedì 7 novembre 2013

Paura di una rivelazione

S’interruppe per breve tempo, poi continuò
«Sai che con quella risposta cambieranno le cose tra noi. Cambierà il modo in cui tu mi guardi. Sei pronta ad accettarlo? Forse io no…non sono in grado di sopportarlo. Sapere che la paura sarà l’unica sensazione che proverai ogni volta che mi vedrai, che mi penserai, che solo sentirai il mio nome. Non sono in grado di accettarlo. No.»

-Rossana-



giovedì 17 ottobre 2013

Cupcakes al cioccolato

Oggi ho deciso di preparare i cupcakes al cioccolato, ho cercato sul web la ricetta che più mi soddisfa e credo proprio di averla trovata.

Occorrono:
75 gr di farina 00
70 gr di zucchero
40 gr di burro
20 ml di latte
30 gr di cioccolato fondente
1 uovo
1 cucchiaino di lievito 

Preparazione:

come prima cosa dovete lavorare il burro con lo zucchero fino a farlo diventare cremoso, poi aggiungere l'uovo, continuando a mescolare.

Setacciate la farina e, insieme al lievito, mettetela nell'impasto. (Mi raccomando, continuate a mescolare)

Mettete il cioccolato in un pentolino e fatelo sciogliere a bagnomaria, mantenendo la fiamma bassa. Successivamente aggiungete il latte e mescolate bene.

Ponete l'impasto negli stampini dei cupcakes fino a riempirne i 2/3.

Lasciate cuocere i vostri mini tortini in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti. Fateli raffreddare.



Se volete ricoprirli per renderli ancora più golosi, preparate un crema frosting, ecco gli ingredienti:

40 gr di burro
100 gr di philadelphia
50 gr di zucchero a velo
colorante in pasta per alimenti
zuccherini

Come procedere:

amalgamate il burro, il formaggio e lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso e morbido. Aggiungete il colorante, per realizzare la tonalità che desiderate e continuate a mescolare.

Mettete la crema in una sac a poche e ricoprite la parte superiore dei vostri cupcakes seguendone la forma. 

Come tocco finale mettete gli zuccherini: i vostri cupcakes sono pronti!





La paura si perde nella notte...


La paura si perde nella notte.
La paura si perde nella notte.
Per morire e rinascere
La Ruota sta girando,
cosa dovete perdere nella notte?

Salpate, salpate,
guidando la nave del sole nascente,
la vostra luce è potente, la vostra luce è potente.

Salpate, salpate,
tra le onde la nave avanti vi conduce,
per portare la luce, per portare la luce.

– Starhawk -


venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa

Penso a Lampedusa, una strage di anime che, a torto o ragione, cercavano solo la salvezza.

giovedì 3 ottobre 2013

In perenne ritardo

Sono in perenne ritardo. Servizio ATM impeccabile anche questa mattina, è una gioia pagare ogni mese l'abbonamento!



Tramonto

Troppo forte è per me quest'alba,
penso al sonno eterno dei miei cari.
Da lontano, vestiti a lutto, si odono i rintocchi.
Intorno gli alberi chini quasi scheletrici
accompagnano il mio pianto.
L'alito di Zante scuote la natura
pronta al gelido addio.
Attendo l'arrivo del tramonto,
anche l'ultimo raggio s'è spento.

-Rossana-



martedì 1 ottobre 2013

Cristallo

Piccoli taglienti frammenti sparsi al suolo,
raccolti a mani nude.
Ogni pezzo condanna al dolore,
lascia il suo graffio sulle dita che lo stringono.
Gocce di sangue coprono il candore.
Quanta sofferenza, provare a ricostruire
un cuore di fragile cristallo.

-Rossana-


martedì 24 settembre 2013

...e American pie sia!


Questa sera ho ospiti a casa e ho deciso di preparare un dolce diverso dal solito, sto parlando della torta di mele americana, l’american pie.
Come molti sapranno questo dolce è talmente famoso da essere diventato un simbolo del Paese a stelle e strisce, ma forse in pochi sanno che l’american pie è in realtà una english pie. Proprio così, il dolce è nato in Inghilterra e solo in un secondo momento è arrivata negli USA.

Procuratevi:

150g di burro
50ml di acqua ghiacciata
310g di farina
1kg di mele
1 pizzico di sale
100g di zucchero
1 limone
1 cucchiaio di cannella
1 pizzico di noce moscata


Come procedere:

Mettete in una ciotola 300g di farina, aggiungete sale e burro. Impastate bene e poco alla volta aggiungete l’acqua, continuate a lavorare il panetto fino a quando sarà omogeneo e compatto. Avvolgete la pasta nella pellicola e fatela riposare in frigorifero per 30 minuti.

Passate alla farcitura. Sbucciate le mele e tagliatele a pezzi, ponetele in una ciotola e aggiungete lo zucchero, la scorza del limone e qualche goccia di succo, il sale, la cannella e la noce moscata. Mescolate il tutto e mettete la farina rimanente, continuando ad amalgamare, avendo cura di non rompere le mele.

Riprendete la pasta e dividetela in due, una delle due parti deve essere un po’ più grande dell’altra. Imburrate una teglia rotonda e ricopritela di farina per evitare che si attacchi. Stendete il panetto più grande e adagiatelo nella teglia, con un mattarello livellate i bordi.

Mettete il ripieno e ricoprite il tutto con l’altro dico di pasta che avrete steso come il precedente.
Con una forchetta sigillate bene i contorni della torta e praticate quattro aperture sulla superficie come se fossero raggi.

Mettete la torta in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti, poi passate a 180° per altri 20 minuti e infine a 170° per ancora 20 minuti.

Se lo desiderate, prima di servire la torta potete ricoprirla con dello zucchero a velo.



Dietro la porta

Alle volte vorrei sparire, nascondermi, semplicemente non esserci. Quel nodo in gola mi strozza, ho il cuore gonfio di malinconia e penso ad attimi di felicità passata. Sento incerto il futuro, non so cosa ci sarà dietro quella porta, forse altro dolore o forse una vita migliore.
Abbatto le mie paure, perché nella paura non si vive. Varco la soglia e attendo che il destino faccia la sua prossima mossa.

- Rossana -




mercoledì 18 settembre 2013

Pancakes a colazione!


Mi è balenata in testa un'idea, ho deciso che nel prossimo fine settimana preparerò con le mie mani degli ottimi pancakes - rigorosamente americani!

Sto cercando nel web la ricetta che più mi ispira, quella che sento essere fatta per te. Gira che ti rigira, ne ho trovata una che fa proprio al caso mio e ho deciso di condividerla con voi.

Per preparare 8 pancakes servono:


160 g di farina, anche 170g se l'impasto vi risulta troppo liquido
250 ml di latte
50 ml di olio di semi, è meglio non usare quello d'oliva perché ha un gusto intenso
4 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di lievito per dolci istantaneo
1 pizzico di sale
1 uovo intero


Ecco come procedere:

Unite tutti gli ingredienti in una ciotola partendo dalla farina cui aggiungerete l'uovo, il latte, l'olio, lo zucchero.

Mescolate bene, avendo cura di unire bene tutti gli ingredienti, senza formare grumi. Come ultima cosa mettete il pizzico di sale, il lievito e continuate a ad amalgamare.

Lasciate riposare l'impasto dei pancakes per circa 5 minuti, poi mescolate delicatamente e procedete con la cottura. Questa è la parte divertente. 

Per chi ne avesse una, si può usare una piastra a 200°C. Con un mestolo depositate un po' d'impasto e lasciatelo cuocere fino a che non comincerà a fare delle bollicine (1 minuto circa), poi girare il vostro pancake sull'altro lato, aiutandovi con una spatola antiaderente.

Se non avete la piastra, potete usare una padella – sempre antiaderente - senza abrasioni o graffi che comporterebbero la buona uscita della vostra ricetta. Fatela scaldare per un po' e per capire quando è pronta basta schizzarvi sopra qualche gocciolina d'acqua: se evapora nel giro di pochi secondi, allora la vostra padella ha raggiunto la temperatura ideale. Per la cottura dei pancakes, anche in questo caso procedete come detto sopra.

Mi raccomando vanno serviti caldi e ricoperti di sciroppo d'acero o di miele.

Non abbiate paura se non saranno subito "belli", abbiate pazienza e vedrete che con un po' di pratica miglioreranno sicuramente!





venerdì 13 settembre 2013

Parole

Le mie frasi, le mie parole sono parte di me, sono ciò che io sono. Allora non chiedetemi chi sono, chiedetelo a ciò che scrivo.

Rossana


mercoledì 11 settembre 2013

Alba

Il nostro tempo è giunto alla fine. Il sole fa capolino. Le lacrime sul viso. E' gia mattino.

Rossana




Per non dimenticare

Cristo! Non vi rendete conto che gli Usama Bin Laden si ritengono autorizzati a uccidere voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la barba lunga o il chador, perché andate al teatro e al cinema, perché ascoltate la musica e cantate le canzonette, perché ballate nelle discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina state ignudi o quasi ignudi, perché scopate quando vi pare e dove vi pare e con chi vi pare? Non v'importa neanche di questo, scemi? Io sono atea, graziaddio. E non ho alcuna intenzione di lasciarmi ammazzare perché lo sono.

Tratto da La Rabbia e l'Orgoglio di Oriana Fallaci

lunedì 9 settembre 2013

Appunti di cucina: la pastella



Oggi voglio darvi qualche appunto veloce su come preparare un’ottima pastella per fritture.
Ingredienti:
200 g di faina 00
200 ml di acqua frizzante fredda, possibilmente da frigorifero
1 pizzico di sale
1 uovo intero

Partite dalla farina e mettetela in un recipiente, poi poco a poco aggiungete l’acqua e intanto sbattete il composto con una frusta. Fatelo in modo sufficientemente energico, così unirete bene gli ingredienti e consentirete all’impasto di “prendere aria”, per essere più spumoso e soffice.

Aggiungete il sale e l’uovo, continuando a mescolare come prima.

A questo punto la vostra pastella è pronta, potete usarla per friggere verdure, carne pesce, formaggi.
Che fame, buon appetito!



venerdì 6 settembre 2013

Poesia di Pablo Neruda - Ode al Vino


...
Amore mio, d’improvviso
il tuo fianco
è la curva colma
della coppa,
il tuo petto è il grappolo,
la luce dell’alcool la tua chioma,
le uve i tuoi capezzoli,
il tuo ombelico sigillo puro
impresso sul tuo ventre di anfora,
e il tuo amore la cascata
di vino inestinguibile,
la chiarità che cade sui miei sensi,
lo splendore terrestre della vita.
...


Tratto da Ode al Vino di Pablo Neruda


giovedì 5 settembre 2013

Maledetto raffreddore


Oggi sono veramente uno straccio, colpa di questa allergia: naso che cola, occhi che bruciano, gola in fiamme e mi prude pure la lingua! Come se non bastasse ho preso l’antistaminico ma, invece di contrastare i sintomi, mi ha solo fatto venire un gran sonno, maledetti effetti collaterali!

Sono a pezzi e vorrei essere nel mio lettuccio a sonnecchiare…invece no! Lavora, lavora, lavora! Non l’ho scritto tre volte a caso, infatti lavoro per tre: per me, per la mia capa sempre troppo “impegnata”, per la mia collega desaparecida.

Rivoglio le mie vacanze!!!


martedì 30 luglio 2013

Un pensiero alla lavanda


Adoro la lavanda, è una pianta che amo sin da quando ero molto piccola. Mi ricorda la campagna in cui sono cresciuta e la mia cara mamma.

Sul balcone di casa mia ho una piccola pianta che comprai un anno fa. Me ne prendo cura e ci tengo molto perché, quello stesso giorno, ne comprai una uguale che regalai a mia madre.

Ridevamo spesso del fatto che la mia non crescesse mentre l’altra si era trasformata in poco tempo in un bel cespuglio. Le attenzioni di mia madre l’avevano fortificata.

Un paio di mesi fa, qualcuno ha ben pensato di sradicare questa bella pianta dal suo vaso, per chissà quale assurda ragione. Mi è venuto un nodo in gola a vedere il vaso vuoto e non trovare più al suo posto quel regalo fatto con tanto amore. Un gesto senza scuse e motivazione, frutto della più completa ignoranza di talune persone.

Così la mia lavanda è rimasta senza la sua gemella e, ogni volta che la vedo, penso a mia madre.

Dicevi sempre che avresti arredato quella stanza con lo stile provenzale e l’avresti riempita di lavanda.

Per te. Ciao mamma.




Pausa caffè


lunedì 29 luglio 2013

Inizio settimana con tanta fatica

Buongiorno, è lunedì! Ricomincia una nuova settimana e io ho sempre meno energie.

Vacanze, vacanze...mi ripeto questa parola da giorni, ma le vacanze non arrivano mai.

Mentre Milano si spopola e i milanesi si recano nei rispettivi luoghi di villeggiatura, continuano le mie giornate seduta alla scrivania.

Piove sul Duomo di Milano, finalmente oggi il sole ci dà un po' di tregua!  Intanto mi sogno la spiaggia e il mare...Calabria aspettami!

Buon inizio settimana a tutti quelli che come me stanno ancora lavorando. Smack!!!



lunedì 22 luglio 2013

Esistenze parallele

Il fato è un abile burattinaio. Si prende gioco di noi e ci obbliga ad una vita non vissuta. Siamo anime gemelle che si cercano, costrette a due esistenze parallele che non possono congiungersi mai.
- Rossana -




martedì 16 luglio 2013

Indietro non si poteva tornare

In un attimo lo stupore lasciò spazio alla consapevolezza e il suo volto cambio espressione. Scomparve la felicità, apparve la preoccupazione.

Aveva capito. Sapeva esattamente perché ero lì. Sentiva la mia agitazione.

Da parte mia intuì
che lui attendeva e temeva quell’incontro in egual misura.

Probabilmente lo aveva vissuto più volte nella sua mente, cercando invano il modo giusto per dirmi quella verità.

Ora non rimaneva più tempo. Sapevamo chiaramente che indietro non si poteva tornare.


- Rossana -


mercoledì 3 luglio 2013

Tratto da Un cappello pieno di ciliegie di Oriana Fallaci

Questo brano è una riflessione bellissima sul legame tra vita e morte, fatta dalla più grande scrittrice italiana di tutti i tempi: Oriana Fallaci.

Non so arrendermi al fatto che per vivere si debba morire, che vivere e morire siano due aspetti della medesima realtà, l'uno necessario all'altro, l'uno conseguenza dell'altro. Non so piegarmi all'idea che la Vita sia un viaggio verso la Morte e nascere una condanna a morte. Eppure l'accetto. Mi inchino al suo potere illimitato e accesa da un cupo interesse la studio, la analizzo, la stuzzico. Spinta da un tetro rispetto la corteggio, la sfido, la canto, e nei momenti di troppo dolore la invoco.

Dal romanzo "Un cappello pieno di ciliegie" pubblicato postumo nel 2008.

Ricostruzione unghie

Da qualche tempo guardo con interesse alle varie tipologie di ricostruzione unghie, decisa a provarne almeno una.

Già, proprio così, ho deciso di convertirmi alla ricostruzione, perché ormai, mantenere le mie unghie in uno stato decente, sta diventando un vero miraggio.


Una mia cara amica ha appena comprato tutto l'occorrente per la ricostruzione unghie con il gel e mi ha chiesto di poter fare pratica su di me. Per tanto mi appresto a diventare la sua prima vittima....speriamo in bene!

Intanto, suggerisco a lei e a quante di voi vorranno interessarsi a questa pratica, un video che spiega come fare la ricostruzione unghie con il gel! Buon divertimento :-D



mercoledì 12 giugno 2013

Tanti auguri!

Domani sera, per un'occasione speciale, voglio preparare un dolce.

Naturalmente tra lavoro e impegni vari sono sempre di corsa, quindi mi toccherà preparare qualcosa al volo.

Navigando in rete ho letto di molte torte e dolci preparati in 3 - 5 minuti...impresa da record! Il segreto è nello strumento utilizzato per la cottura: fatti rigorosamente al microonde.

A dire il vero non sono un'amante della cucina in pochi minuti, ma dato l'emergenza, ho deciso di fare un tentativo.

La ricetta che voglio seguire è veramente semplice e la riporto di seguito.

Servono:

4 cucchiai di farina
2 cucchiai di cacao (amaro o zuccherato a seconda dei vostri gusti)
4 cucchiai di zucchero
1 uovo
3 cucchiai di latte
3 cucchiai di olio

(Se al posto della tazza usate un recipiente più grande, aumentate leggermente le dosi ad occhio)

Iniziamo la preparazione:

nella tazza mettiamo la farina, il cacao e lo zucchero e mescoliamo con un cucchiaio in modo da mischiare bene le polveri.

Aggiungiamo l'uovo e il latte continuando a lavorare il composto con il cucchiaio.

Concludiamo aggiungendo l'olio, mescoliamo per l'ultima volta e inforniamo: microonde - massima potenza - per 3 minuti.

A cottura ultimata, impiattiamo il tortino semplicemente capovolgendo la tazza su un piatto e lo guarniamo a nostro piacimento, con dello zucchero a velo, con della frutta fresca o cotta, con la nutella, eccetera. Potete veramente giocare con la fantasia.

Proverò a prepararlo e speriamo in bene!



lunedì 10 giugno 2013

Buongiorno

Un nuovo lunedì mattina, che fatica ricominciare la settimana!
Strade intasate, mezzi pubblici in costante ritardo, poi, ci si mette questo tempo.
Arrivo in ufficio con il mio solito quarto d'ora accademico.
Buongiorno a tutti voi, pendolari come me...buon inizio settimana, ben arrivati nella grande Milano!

venerdì 7 giugno 2013

Focaccia pugliese con pomodorini

Oggi mi dedico un po alla cucina e vi riporto una ricetta che fa parte della tradizione della mia famiglia.
Quando ero ragazzina, la mia amata nonna, preparava tutte le domeniche la focaccia pugliese con i pomodorini. Ho deciso che questo sabato la preparerò in sua ricordo.

Partiamo dagli ingredienti. Servono:

500 gr di farina (meglio se di tipo 00)
150 gr di patate (da lessare)
25 gr di lievito di birra (la quantità di un panetto)
300 ml circa di acqua tiepida (meglio frizzante)
1 cucchiaino da caffè di sale
1 cucchiaino da caffè di zucchero
300 ml circa di acqua tiepida frizzante
pomodorini tipo ciliegino
sale 
zucchero
origano
olio extra vergine d'oliva
(per quanto riguarda gli ultimi ingredienti, vado un po' ad occhio)


Sul tavolo da cucina o in una ciotola se preferite, versate la farina e disponetela a fontana.
Aggiungete le patate precedentemente lessate e schiacciate con una forchetta.
Mettete l'olio (6 cucchiai circa), il lievito sciolto in 100 ml d'acqua tiepida, un cucchiaino di sale e uno di zucchero.
Impastate e piano piano aggiungete l'acqua rimanente, continuate a lavorare il panetto per almeno mezzora, facendo in odo che rimanga morbido ed elastico.
Mettete l'impasto in una ciotola, copritelo con una canovaccio e una coperta, riponetelo in un luogo tiepido. Dovrà rimanere in quello stato per 4 ore, in modo che la lievitazione avvenga al meglio.

Trascorso il tempo, accendete il forno e preriscaldatelo a 200°.
Intanto procuratevi una teglia (meglio se circolare), cospargetela di olio e adagiate il panetto.
Ora è la volta dell'impasto, stendetelo con le mani, in modo che ricopra tutta la superficie della teglia, mettetegli sopra un filo d'olio, i pomodorini tagliati a metà, una spolverata di origano e sale.

Lasciate in forno per 25-30 minuti, controllando che la superficie diventi dorata.

La vostra focaccia pugliese è pronta! Una chicca: prendete una fetta, tagliatela a metà e farcitela con della bologna!

Aspettare

Il dubbio di molte decisioni, il bisogno di attendere il momento giusto.
Aspettare perchè le cose si mettano al meglio; aspettare di essere di nuovo felici, senza il dolore pungente di quello che hai perso; aspettare qualcuno che ti dica "stai facendo bene".
Sono fasi di sola immobilità, perchè continuare ad aspettare? Siamo fatti per agire.

Rossana

venerdì 15 marzo 2013

Dopo le elezoni..le cose non cambiano...

Eccoci qui, a pochi giorni dalle famose elezioni che avrebbero dovuto cambiare le sorti del nostro Bel Paese.

Naturalmente ci vuole tempo perché questo accada, per far si che riforme e leggi possano sistemare le cose.

Al momento, però, sembra di essere nuovamente davanti ad una situazione disastrosa, cosa che da sempre caratterizza la nostra politica.

Indecisioni, inciuci, cambi improvvisi al vertice, scambi di battute come in uno sketch comico...ma ci sarà soluzione? Usciremo dalla crisi? Gli italiani torneranno a vivere una vita vera e smetteranno seplicemente di sopravvivere? Noi giovani comincieremo a sperare nel futuro?

Solo domande...ancora poche risposte!

venerdì 22 febbraio 2013

Benvenuti nel mio Blog

 
Partiamo da qui. È in questo momento che, incanalata dalla frenesia della mia vita, decido di condividere pareri ed emozioni, con chi come me, ha bisogno di trasmettere.
In questo nuovo spazio possiamo lasciare riflessioni e considerazioni - grandi e piccole - per il solo fatto di comunicare.

Benvenuti nel mio Blog, voi che siete StreGatti dalla Luna come me!